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Polarizzazione

Polarizzazione



La Microscopia in luce polarizzata o Polarizzazione è una tecnica di intensificazione del contrasto che migliora la qualità dell'immagine di materiali birifrangenti come granuli di amido, cristalli, minerali, polimeri, rispetto ad altre tecniche come campo scuro e illuminazione a campo chiaro, contrasto differenziale di interferenza, contrasto di fase, contrasto a modulazione di Hoffman, e Fluorescenza.
Il microscopio a luce polarizzata è progettato per osservare e fotografare gli esemplari che sono visibili soprattutto a causa del loro carattere otticamente anisotropo. Al fine di svolgere tale compito, il microscopio deve essere dotato di un polarizzatore, posizionato nel percorso della luce prima del campione, e un analizzatore (secondo polarizzatore), posto nel percorso ottico tra il diaframma dell'obiettivo posteriore e il tubo di osservazione o la fotocamera. E' bene ricordare che i due filtri, ruotati di 90° l'uno rispetto all'altro, non lasciano passare luce quando sono disposti di seguito nel percorso ottico. Generalmente il polarizzatore è posizionato nel condensatore, l'analizzatore sopra l'obiettivo ed ha un angolazione di 90° rispetto al polarizzatore, questa angolazione può essere modificata nei dispositivi che hanno possibilità di ruotare il filtro analizzatore.
Il contrasto dell'immagine nasce dall'interazione delle luce polarizzata con un soggetto birifrangente che porterà alla formazione di due lunghezza d'onda individuali, entrambe polarizzate, in piani perpendicolari tra loro. La velocità di queste onde sono diverse e variano a seconda della direzione di propagazione attraverso il campione. Dopo l'uscita dal campione, le onde sono "fuori fase", ma si ricombinano con un interferenza costruttiva e distruttiva quando passano attraverso l'analizzatore. I campioni appariranno più luminosi, gli oggetti, colorati, su uno sfondo scuro. I colori possono cambiare quando i filtri sono ruotati. Se sul tavolino del microscopio non c'è un preparato o c'è solo un vetrino portaoggetti vuoto e pulito, l'immagine sarà completamente scura, dato che l'analizzatore non consente il passaggio della luce che ha una polarizzazione ortogonale al proprio asse.
Un altro componente del microscopio a luce polarizzata è la lamina lambda, questa lamina converte il contrasto in colori sfruttando le differenze di fase nella lamina stessa, il risultato è l'estinzione di determinate lunghezze d'onda della luce, quelle che rimangono sono solo relative a determinati colori, il risultato è la formazione di immagini spettacolari.

Per questa tecnica sono indicati microscopi dedicati (polarizzanti) che possiedono polarizzatore e analizzatore rotanti, stativo girevole e obiettivi privi di tensioni. Quest'ultima caratteristica è molto importante perché tensioni meccaniche nel vetro producono la cosiddetta birifrangenza indotta che influenza la luce polarizzata. Per questo motivo, gli esami quantitativi in luce polarizzata richiedono l'uso nel microscopio di condensatori ed obiettivi esenti da tensioni interne. Questi obiettivi sono riconoscibili dalle scritte in rosso e dalla denominazione "Pol".

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